“Life of the Party” – Intervista a Tea Hacic

Photo credit: Mynxii White Styling, Jules Wood.

Per quelli di voi che la conoscono, Tea Hacic  non ha bisogno di presentazioni: è il nuovo volto del femminismo senza peli sulla lingua, e la persona che tutti noi vorremmo ad un party. Per chi invece si imbatte in questo nome per la prima volta, Tea è croata, cresciuta in North Carolina. Ha vissuto i suoi vent’anni a Milano studiando alla NABA, lavorando per uno showroom, facendo la spogliarellista e scrivendo per VICE e per Wired. Torna poi in America per vivere a Los Angeles, fonda il magazine Stai Zitta!, fa stand up comedy, e ha un profilo Instagram molto seguito. Tea scrive una nuova pagina controversa, scandalosa e politicamente scorretta del femminismo, dando un nuovo significato alla parola “troia”, grazie alla creazione del concetto di “troia radicale”, in cui migliaia di donne oggi si identificano. Tutti dicono che il suo primo libro Life of the Party, edito da Clash Books e uscito in versione e-book a marzo 2020, sia un ritratto della Milano degli anni ‘10, ma noi crediamo che sia molto di più.  Il libro racconta la storia una donna che accresce la sua autoconsapevolezza: è il racconto dell’esperienza di molte donne, seppure la sua sia molto estrema; è il ritratto della depravazione degli ambienti dell’industria creativa. Tea ci mostra con chiarezza che le depravate non sono le troie, ma i fotografi in giacca e cravatta. L’abbiamo intervistata per parlare del libro, per scandalizzare quelli di voi che si indignano più facilmente e perché le vogliamo bene. 

Photo credit: Mynxii White Styling, Jules Wood.

CHIASMO: La cosa che più ci ha fatto bene, leggendo il tuo libro, è stato capire, tramite le tue parole, che è giusto amare quello che eravamo in passato, anche se in passato siamo state un vero casino. Cosa diresti ad una troia radicale che ancora non riesce a riappacificarsi con il proprio passato? E ad una che è ancora un totale casino?  

TEA: Con il tempo passa tutto. È solo quando quel periodo passa che dirai: wow, ero una favola! Ero pazzesca! È una cosa che, quando la capisci, è già tutto finito. Quindi fai tutto quello che vuoi ora, anche se odi te stessa ogni secondo. Fidati, che la te del futuro ne sarà orgogliosa.  

CHIASMO: In Life of the Party si parla spesso di uomini e sesso (etero). Ma non è il sesso a renderci Troie Radicali, perché come hai detto nella tua recente intervista per VICE: «Anche una vergine può essere troia. Anche le suore possono essere troie. Non è tutto basato su come usi un cazzo; basta cazzi! Io sono nata ‘troia’». In un mondo fallocentrico, cosa vuol dire essere una troia, senza aver bisogno di un cazzo?  

TEA: Essere troia, senza aver bisogno di un cazzo…vuol dire che sei WILD. Sei una che non ha paura. Anzi, hai paura, ma fai tutto lo stesso! Forse sei “naïf” ma ti comporti come se capissi ogni cosa. Perché non hai tempo di imparare! Vuoi vivere ORA! Vivi la vita come se fosse una moto che hai appena rubato. Una troia vive come un cane per strada, prende tutto quello che può! Mangia spazzatura come se fosse caviale! E non si perdona mai. Ok, forse qualche volta si perdona …perché una troia radicale è comunque gentile con se stessa. Non ha paura delle cose “femminili”. Quel potere di capire i sentimenti degli altri, di SENTIRE tutto molto fortemente, è un potere che dobbiamo usare e di cui godere.  

CHIASMO: Da come parli dell’esperienza in quanto donna, il tuo libro ci ricorda molto King Kong Theory di Virginie Despentes. L’approccio al pericolo e il ragionamento riguardo al come lo affrontavi a Milano ci fa pensare alla sua celebre frase “Datemi il diritto di essere stuprata”, ossia, in un certo senso, datemi il diritto di essere libera malgrado i rischi che corro in quanto donna, altrimenti non è vita. Come pensi ci si possa rapportare alla ‘nightlife’ senza paura anche dopo eventi piuttosto traumatici?  

TEA: Avere paura non è una cosa brutta. È giusto, perché le cose brutte ti succederanno. La cosa importante è imparare come andare avanti con quella paura in tasca. Preferire il pericolo allo stare tranquilla a casa. Il mondo è sbagliato: vuol dire che aspetti a casa finché non si aggiusti da solo? NO!!!! La mia cagna, se mi mangia il panino, sa che dopo forse la sgriderò (lo ammetto, io non la sgrido mai, lo fa mio marito). Ma lei, mentre sta in “punizione”, pensa, “sono felice che l’ho fatto. Cazzi loro!” È un po’ così. Tutto quello a cui sopravvivi va bene.

Photo credit: Mynxii White Styling, Jules Wood.

CHIASMO: Tu hai fatto la spogliarellista, e notoriamente appena si abborda il tema sex work le femministe si scannano. Nelle abolizioniste abbiamo osservato una tendenza a non desistere mai, malgrado le nostre migliori intenzioni. Ci rendiamo conto che è una domanda da un milione di euro, nonostante ciò, cosa diresti ad una femminista convintamente abolizionista?   

TEA: Una persona, una donna, che non permette, non vuole che un’altra donna possa essere libera di fare TUTTO quello che può per “vincere” o solo sopravvivere in un mondo che È SBAGLIATO E FATTO CONTRO LE DONNE… è una persona non solo sbagliata, ma contro le donne.   Le donne sono odiate per tante ragioni, ma soprattutto gli uomini le odiano per il loro “potere”: il potere di poter fare sesso con tutti quando vogliono. Gli uomini sono invidiosi di questo. Poveri stronzi.  Però, questo stesso “potere” è una cosa sempre (SEMPRE) usata contro di noi. In questo senso, non è più un potere, è una maledizione. Il mondo è fatto così. Una donna può fare sesso quando vuole e trovare sempre qualcuno che lo faccia con lei, che la PAGHI pure per farlo, ma, quando una donna fa così, perde sempre agli occhi della società, in ogni senso. Diventa una donna “FALLEN”.   Quindi, che senso ha avere questo “potere” se non lo puoi usare e non hai nessun altro potere secondo gli uomini in questo mondo sbagliato? È come avere dei diamanti sotto il letto, e sapere che, se li usi, anche quando stai morendo di fame, tutti ti odiano! Tutti odiano i tuoi diamanti!!!   È tutto un grande casino. La gente è stupida. Ma più pensiamo a cosa pensano gli altri di noi, più perdiamo. Ogni donna, in ogni situazione diversa, deve solo pensare a come può avere di più. Come avere più FREEDOM e più POTERE in qualsiasi modo. Anche se perde il rispetto. Il rispetto è un concetto maschile: a noi non serve a niente. Solo così possiamo avvantaggiarci.

CHIASMO: Dire che lo stupro non è la peggiore cosa che può succedere ad una donna potrà sembrare piuttosto controverso per molti lettori: potresti approfondire un po’ questo concetto per gli scettici e gli indignati? Per te, qual è la cosa peggiore che può succedere ad una donna?  

TEA: Io odio quando, nei film o nei libri o nelle storie scritte dagli uomini, la cosa PIÙ INTERESSANTE o PIÙ BRUTTA che può succedere ad una donna è essere stuprata da un uomo. Che vuol dire: LORO [gli uomini, n.d.r.] sono la cosa più interessante che può succederci. Che vuol dire: il LORO POTERE e il LORO ODIO CONTRO DI NOI è la cosa più grande ed importante che può succederci. Che vuol dire anche: QUESTA COSA NON SUCCEDE SPESSO, È RARA!! No. No, no, no. È brutto essere stuprata, io lo so. Quasi ogni donna lo sa. È una cosa quotidiana, tantissimi uomini stuprano le donne. Non è la cosa più importante, né necessariamente la cosa più brutta che può succederci. Non permetto a quegli uomini di esercitare quel tipo di potere.  

CHIASMO: Che fine ha fatto Filip?  

TEA: Filip è ancora il mio BFF, ha un bel lavoro nella moda ed è ancora un party boy ma quasi sposato, quindi, come me, si è calmato un po’. Filip è sempre un ‘icon’.

Se vuoi, trovi Life of the Party qui, i suoi video qui e i suoi podcast qui.

 

Laura Cocciolillo & Livia Fierro

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