La mostra presentata a Palazzo Franchetti a Venezia, visibile fino al 10 aprile 2023, si snoda su un percorso cronologico che affronta l’evoluzione della figura professionale di Lee Miller, privilegiando nella prima parte, anche l’importante rapporto con il collega Man Ray. Attraverso le oltre 140 fotografie esposte è possibile ripercorrere la storia della sua carriera da modella/musa a fotografa e reporter di guerra. La mostra è stata resa possibile attraverso la collaborazione e la coordinazione tra la Fondazione Marconi e il Lee Miller Archive.

In questa approfondita monografia il lavoro di analisi è incentrato sull’obiettivo di riconoscere a Lee Miller il ruolo di pioniera della fotografia surrealista e non solo. La storia della modella e fotografa viene presentata con un chiaro messaggio di indipendenza rispetto alla figura alla quale è sempre stata subordinata, ovvero il suo insegnante, amante e amico, Man Ray.
La passione per la fotografia venne ereditata dal padre che sin dalla sua gioventù, le fece scoprire questo mondo rendendola addirittura la sua modella. Il rapporto tra Miller e la fotografia si consolida nel 1929 quando si trasferisce a Parigi con l’intento di diventare l’assistente del fotografo Man Ray, che sebbene all’inizio non fosse intenzionato ad accoglierla, in un secondo momento ne fa la sua modella, musa, collaboratrice e compagna di vita. Nella sua vita lavora come fotografa di moda per nomi cui Elsa Schiaparelli e Coco Chanel. Grazie alla collaborazione con Man Ray, Miller sperimenta e si specializza, fino a diventare la pioniera della tecnica fotografica della solarizzazione.
La fotografia di Miller si estende anche verso un universo surrealista e dada. Ne avvalora anche all’amicizia con Pablo Picasso per cui fece da modella e quella con Jean Cocteau, comparendo anche nel film “Sang d’un Poète” di cui viene esposto uno spezzone anche in mostra.

Questa mostra si pone come obiettivo quello di approfondire le mille sfaccettature della figura artistica di Lee Miller, che ha una storia tutta da scoprire.
Claudia Prosdocimo