Fino al 7 maggio sarà possibile visitare la mostra “Controcorrente”, a cura di Piernicola Maria Di Iorio, allestita a Palazzo Albergati a Bologna e composta da circa 60 opere degli artisti più “controcorrente” e ribelli del momento, tra cui Jago, Banksy e TvBoy. Secondo il curatore «la mostra chiede di interrogarci e comprendere la moltitudine di controcorrenti che scorrono attraverso i nostri tempi di cambiamento, interruzione con schemi del passato e nuove reazioni simboliche e talvolta evocative rispetto a quel che viviamo».

Il piano inferiore della mostra, dedicato a Jago, presenta alcune delle sue opere più celebri, come Habemus Hominem, una rielaborazione del busto presentato alla 54a edizione della Biennale di Venezia e The First Baby, la prima scultura in marmo inviata sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Al piano superiore si apre invece lo spazio espositivo dedicato a giovani promesse e famosi maestri, in particolare TvBoy, Banksy, Andrea Ravo Mattoni, Mr Brainwash, Pau, Laika e Obey.
Come spiegato da Di Iorio «TvBoy parla di razzismo, discriminazione, ambiente, clima, cinema, sport, religione, violenza, sesso, morte, immigrazione, amore, amicizia, potere, eroi, arte». L’artista vuole infatti rappresentare i simboli della nostra epoca con le sue opere, come i selfie, Santa Chiara Ferragni, l’ultima cena al McDonald’s e la serie dei celebri baci irriverenti, diventando un’enciclopedia di immagini della società contemporanea.
Sono infine esposti alcuni lavori di Banksy, l’artista ribelle per eccellenza, controverso, provocatorio e politico, che, attraverso i suoi graffiti, rappresenta un mondo disilluso, fatto di bullismo, abusi sul lavoro e crimini di guerra.

La mostra, nonostante il grande successo, è stata oggetto di diverse controversie. Il suo costo, di 15 euro, è stato infatti fortemente criticato dal Collettivo Universitario Autonomo di Bologna (C.U.A), che lo scorso 30 novembre si è schierato di fronte a Palazzo Albergati con l’intenzione di trattare il prezzo del biglietto. A nulla, però, sono serviti i manifesti appesi per la città con le opere visitabili in mostra e le polemiche scatenate sui social, poiché il costo è rimasto invariato anche per gli studenti, a cui spetta uno sconto di soli due euro. Gli attivisti sono infatti stati bloccati dagli agenti antisommossa che pattugliavano l’area circostante impedendo loro l’ingresso al Palazzo. Ironia della sorte all’interno della mostra è presente l’opera Flying Copper di Banksy che rappresenta proprio un ufficiale in tenuta antisommossa.

Al termine della manifestazione il C.U.A. si è espresso duramente contro la repressione subita: «Grazie per la vostra performance vergognosa, la incorniceremo e le daremo un titolo degno di nota. Poi la esporremo nelle cento, mille altre occupazioni che nasceranno sotto i vostri nasi coperti da caschi antisommossa».

La mostra, che tocca argomenti di attualità, è sicuramente un percorso espositivo costruttivo; inoltre, la possibilità di visitare i luoghi della cultura è, per le giovani menti, un’occasione formativa e culturale importante, che apre gli occhi su tematiche quali la mancanza di equità, tolleranza e giustizia.
Il punto di vista dei giovani manifestanti è chiaro; mostre, cultura e sapere devono essere sempre più accessibili. Allo stesso tempo però, non si possono non considerare i costi di gestione e realizzazione di mostre temporanee e collezioni permanenti.
L’argomento, dunque, è estremamente controverso e il dibattito non potrà che diventare sempre più acceso nell’immediato futuro; il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha infatti difeso la scelta del Direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, di aumentare il prezzo del biglietto del museo fiorentino a 25 euro nel periodo di alta stagione. Si prospetta dunque, per le realtà museali italiane, un aumento nelle tariffe a partire da quest’anno anche per adeguarsi agli standard europei. In ogni caso, non tutti sono d’accordo con questa decisione: l’Assessore alla cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor, ha infatti annunciato che non sarà previsto nessun aumento nel sistema museale di sua competenza.
Francesca Bignotti