
Il collettivo curatoriale femminile di a.topos Venice, fondato da Fernanda Andrade e Lucia Trevisan, è attivo dal 2018 in laguna, in quello che è un centro nevralgico per dare visibilità a giovani artisti locali e internazionali.
Così facendo, l’associazione culturale, caratterizzata da un approccio multidisciplinare che favorisce la diversità, inaugura il 15 febbraio 2023 la terza edizione di THE CREATIVE ROOM: un progetto in atto dal 2021 che ogni anno si focalizza su diversi temi, tra cui una riflessione sul futuro dell’arte e l’arte del futuro con l’avvento delle mostre online degli anni passati, l’arte come strumento di attivismo sociale e la reazione degli artisti ai limiti posti dalla pandemia.
NAVIGATING THE CITY è invece il nome di quest’iniziativa presentata e curata da a.topos Venice con la collaborazione dei curatori Antonio Caruso, Martina Cavallarin e Miguel Mallol.
Navigare la città è il tema proposto ai creativi emergenti che hanno partecipato della terza open call di THE CREATIVE ROOM, anche se per navigare Venezia non c’è bisogno di un’imbarcazione, basta passeggiare sulle sponde dei canali. Una rarità di cui ogni giorno approfittano abitanti e turisti di ogni provenienza che occupando lo spazio animano la città.
Ma almeno in questo Venezia non è unica: ad un occhio attento ogni città è un incrocio di soggetti ed oggetti in cui possibilità e limiti costruiscono e demoliscono tanto lo spazio sociale quanto la configurazione urbana.
Ed è questo cambiamento perpetuo, di cui sono in balia gli spazi in cui viviamo, che ha portato gli artisti emergenti coinvolti nel progetto a riflettere sul concetto di spazio.
Jo Blin, Sève Favre, Anne Solange Gaulier, Lotte Hubmann, Roberto Maria Lino, Giorgia Lo Faso, Maria Mayer, Marco Mandorlini, Mira Mink, Anna Valeriya Mikhaylova, Eliel David Pérez Martínez, Olga Trebuhina, Silvia Vecchiato: sono i/le partecipant* che con occhio attento, e talvolta antropologico, hanno provato a far luce su temi centrali al discorso contemporaneo sullo spazio pubblico.
Le loro opere vanno così ad indagare come una città sia in grado di creare vincoli e opportunità, e di come gli stessi abitanti e passanti abbiano il potere di modificarne gli spazi.
Riecheggiano così quelle stesse domande non estranee ad una città come Venezia, da tempo dilaniata dal turismo di massa.
È quindi lecito chiedersi come ci si possa riappropriare di uno spazio pubblico ormai ridotto a mero sfondo di una società che corre senza sosta.
Per scoprire quali siano queste fantomatiche strategie capaci di riportare la vita nella città, non vi resta che andare a visitare l’esposizione.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 16 febbraio al 12 marzo 2023, dal martedì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 18:00 presso VENICE ART FACTORY, SPARC* – Spazio Arte Contemporanea (Campo Santo Stefano, San Marco 2828a).
L’ha ripubblicato su ANNE SOL GAULIER.
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