Elpis, in greco antico, significa speranza: è questo il punto di partenza della omonima fondazione, che vuole aprirsi al contesto culturale milanese con un’attenzione per la diversità e per il multiculturalismo e vuole rappresentare un centro di innovazione per le ultime frontiere dell’arte contemporanea italiana e internazionale.
Si trova in pieno centro a Milano, nel cuore dell’isolato Orti Lamarmora, un po’ nascosta tra gli eleganti palazzi di Via Orti. “Un luogo di incontro e dialogo, rivolto soprattutto ai giovani, dove condividere la bellezza e l’emozione dell’arte e generare nuove prospettive sul mondo che ci circonda”: così ne parla Marina Nissim, presidente della Fondazione Elpis. L’idea nasce infatti dalla sua passione per l’arte contemporanea, di cui è collezionista.

La Fondazione ha iniziato ad operare nel 2020 per strutturare Una Boccata d’Arte, iniziativa giunta alla terza edizione, che nasce per ridare slancio ai comuni italiani in difficoltà per la pandemia. Vede la collaborazione di Fondazione Elpis e Galleria Continua e la partecipazione di Threes Productions. Il progetto consiste nel portare ogni anno in 20 comuni italiani, uno per regione, opere di diversi artisti contemporanei emergenti o affermati. È un progetto ambizioso e inusuale, dato dalla voglia di portare l’arte fuori dai circuiti del turismo di massa per attivare un nuovo tipo di turismo culturale. Una Boccata d’Arte sta crescendo di anno in anno attraverso il rapporto sinergico tra artisti, curatori, amministrazioni locali, associazioni e cittadini in una rete virtuosa e capillare.
Dopo un po’ di tempo la fondazione ha sentito la necessità di avere uno spazio fisso: è così che Nissim ha acquisito una ex lavanderia industriale, un tempo al servizio di un ricovero per anziani, per dare una spazio fisico alla fondazione. L’architetta Giovanna Latis ha voluto adottare un approccio conservativo durante la ristrutturazione della struttura, lasciando spazi ariosi e luminosi, per un totale di 800 metri quadri divisi su tre piani, con travi a vista, materiali industriali e ampie finestre. Gli spazi espositivi permettono soluzioni di allestimento continuative, con spazi adeguati anche per grandi installazioni e performance, versatili per le esigenze di esposizione ma mantenendo un forte legame identitario con il sistema costruttivo originale.

L’inaugurazione dello spazio è avvenuta ad ottobre 2022, contemporaneamente a quella della prima mostra, HAZE – Contemporary Art From South Asia, curata da HH Art Spaces e Mario D’Souza che sarà visitabile fino al 5 marzo 2023. Durante un viaggio in India precedente alla pandemia, Nissim ha avuto la possibilità di conoscere artisti locali che l’hanno intrigata e stimolata a iniziare da qui il nuovo percorso di Fondazione Elpis. La mostra spazia tra artisti di diversi luoghi – principalmente India, Pakistan e Sri Lanka – ed età, ma tenuti insieme da un fattore comune: haze, che in italiano si traduce con foschia. Una foschia che evoca la nebbia che avvolge la regione, usata come simbolo delle sfide della contemporaneità che nel sud dell’Asia si fanno incredibilmente consistenti. Ed è proprio questo che affrontano le opere dei 21 artisti presenti, offrendoci anche la prospettiva futura: una foschia che ci fornisce piena consapevolezza del presente e che dimostra come l’atto stesso di vivere sia una forma di resistenza.

Una mostra curata ed allestita in modo sapiente ed elegante che ci fa ben sperare sul futuro della fondazione, che all’interno del panorama culturale milanese vuole posizionarsi come punto di riferimento per chi vuole conoscere artisti giovani provenienti da tutto il mondo e rimanendo in una Milano sempre più protagonista della scena artistica contemporanea.
Giulia Spriano