Sebastião Salgado è una delle personalità più note dell’attuale panorama fotografico internazionale. Tuttavia, vi sono alcuni progetti non molto conosciuti; è il caso di Altre Americhe, primo libro del fotografo. La cura sul piano luministico, i forti contrasti totali così come l’uso del bianco e nero hanno portato numerosi critici a mettere in dubbio il ruolo di testimonianza delle fotografie di Salgado, cui è stata rivolta l’accusa di aver estetizzato la realtà producendo immagini spettacolari e dal valore puramente estetico e commerciale. Le fotografie che compongono il volume sottolineano il forte attaccamento di Salgado al Sudamerica e in particolare al Brasile da cui dovette fuggire in quanto dissidente politico. Questi scatti ci mettono di fronte alla realtà delle comunità contadine dell’America Latina che hanno visto le proprie terre trasformarsi in seguito all’industrializzazione, alla globalizzazione e alle conquiste occidentali. Il fotografo documenta la povertà, la solitudine e l’isolamento di queste persone, senza privarle della loro dignità e calando l’osservatore in un’atmosfera misteriosa e quasi onirica, fuori dal tempo, in cui al tema del lavoro si affiancano richiami alle tradizioni, ai riti e alla fede. Continua a leggere Le Altre Americhe di Sebastião Salgado tra denuncia sociale e spettacolarizzazione della sofferenza