Breasts. Tra ieri e oggi.

Si parla di seni. Dove, quando? A Palazzo Franchetti, attraverso la mostra collettiva Breasts (17 aprile – 24 novembre 2024) a cura di Carolina Pasti, che apre al dialogo sul seno come simbolo attraverso la storia dell’arte. Il ‘come’ se ne parli è affidato all’osservatore.

Buchanan Studio, Booby Trap, site-specific installation. Credits: Alice Quaresmini.

Una rapida veduta sulla figurazione del seno attraverso i secoli decora il primo piano nobile della sede dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti di Venezia, raccogliendovi diversi mezzi artistici dedicati a un’ampia gamma di tematiche e ambienti culturali. Dalla pittura rinascimentale sintetizzata nella Madonna dell’Umiltà di Bernardino del Signoraccio, dove la Vergine allatta teneramente il figlio, si passa attraverso la raffigurazione del nudo femminile secondo l’occhio primonovecentesco di Dalì, De Chirico e Duchamp, sino all’inatteso obiettivo di Robert Mapplethorpe. Contribuiscono all’indagine sugli stereotipi del femminile la fotografia di Cindy Sherman e la pittura di Chloe Wise, che con Soccer traspone ironicamente su tela gli oggetti del desiderio predisposti alla soddisfazione dello sguardo maschile. La variegata selezione di opere, unificata da una luce rosa, offre inoltre spunti di riflessione sulla rappresentazione dell’altro, di corpi non conformi alla definizione estetica canonica, della malattia e della sofferenza.

C. Wise, Soccer, 2024, olio su tela, Ginevra – Galerie Sébastian Bertrand. Credits: Alice Quaresmini.

Non vi sono esplicite prese di posizione sulla materia esibita: la curatrice concede al singolo osservatore di effettuare personali connessioni tra le opere e costruire una propria idea sull’utilizzo del seno nell’arte, pur sottolineandone la potenzialità di condurre verso riflessioni in ambito socio-culturale e politico. A questo proposito, è interessante notare come la mostra sia offerta in concomitanza con l’apertura della 60. Esposizione Internazionale d’Arte e la relativa installazione Greenhouse del padiglione nazionale del Portogallo proprio al secondo piano di Palazzo Franchetti. L’edificio, scegliendo di insistere su cogenti questioni di genere e tematiche affini di ecologica e decolonizzazione, diventa un laboratorio di idee e suggestioni per l’elaborazione di un futuro sociale e culturale più rispettoso del pianeta e dei suoi abitanti.

L. Prouvost, The Hidden Paintings Grandma Improved, In Deepth, 2023, olio su tela, Londra – Lisson Gallery. Credits: Alice Quaresmini.

Alice Quaresmini

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