MuDA – Museo Diffuso Albisola. Il museo a cielo aperto unico nel suo genere.

Il MuDA, acronimo di Museo Diffuso Albisola, è un grande organo museale che riunisce in sé i variegati punti cardine del patrimonio storico-artistico di Albissola Marina e della vicina Albisola Superiore.

Sono gli anni Trenta e il movimento futurista arriva ad Albisola dove entra in contatto con la manifattura della ceramica. Nella bottega di Tullio Mazzotti (conosciuto anche come Tullio di’Albisola), prende forme la ceramica futurista, realizzata dai più grandi nomi del movimento, da Marinetti a Pennone, da Farfa a Giovanni Acquaviva, passando per Maria Ferrero Gussago e Bruno Munari. Negli anni a venire l’antico borgo ligure diventa un vero e proprio luogo d’incontro privilegiato di artisti, intellettuali, galleristi, letterati tra i più importanti dell’epoca. Personaggi del calibro di Lucio Fontana, Aligi Sassu, Milena Milani, Asger Jorn, il Gruppo CoBrA, Wifredo Lam, Agenore Fabbri si ritrovano al Bar Testa, portano avanti la loro ricerca lasciandosi influenzare dal luogo e, allo stesso tempo, influenzandolo, marcando con un segno indelebile nella storia albissolese i cui echi influenzano e stimolano ancora oggi l’intensa vita culturale della città.

Nel 2011, dalla volontà dell’amministrazione comunale di Albissola Marina, nasce il MuDA con l’obiettivo di organizzare e rendere fruibili i siti d’interesse storico e le opere d’arte capillarmente diffuse sul territorio di Albisola, unendo antica tradizione ceramica, artistica e turistica. Una tipologia, quella del museo diffuso, che in effetti ben si adatta ad un ambiente urbano disseminato di luoghi di interesse.
Ai lettori di Chiasmo si suggerisce un percorso di visita articolato tra Albissola Marina e la vicina Albisola Superiore. La partenza è lungo il Lungomare degli artisti dove si possono ammirare i mosaici pavimentali. Inaugurato il 10 agosto 1963 e composto da venti mosaici ideati e firmati da altrettanti artisti di fama nazionale e internazionale frequentatori del borgo ligure, si allunga per oltre 700 metri tra la via Aurelia e la spiaggia e rappresenta un esempio grandioso e singolare di opera d’arte urbana. Lucio Fontana, tra i pochi insieme ad Aligi Sassu e Giuseppe Capogrossi ebbe il privilegio di vedere realizzato un doppio pannello. Di fronte alla piazza del municipio campeggia infatti Concetto spaziale, pensato nel 1961 e tradotto in mosaico vetroso colorato nel 1963. Collocate sul mosaico, tre grandi sculture sferoidali bronzee (Nature) costituiscono alcune tra le diverse opere d’arte d’arredo urbano facenti parte del MuDA. Sempre sul lungomare, a pochi passi dalla spiaggia, si incontra un altro monumento di grande interesse, l’unica opera di Leoncillo Leonardi ancora esistente in Italia: il Monumento ai caduti di tutte le guerre ultimato nel 1958, frutto dell’accostamento di cemento e ceramica.
Dal lungomare si risale in città in prossimità di Piazza del Popolo, percorrendo il sottopassaggio pedonale chiamato Sottopasso degli artisti. Realizzata a partire dai primi anni cinquanta, questa infrastruttura racchiude al suo interno una serie di opere ceramiche di Luigi Caldanzano, Sergio Dangelo, Ansgar Elde e Carlos Carlé.

Leoncillo Leonardi, Monumento ai caduti di tutte le guerre, 1958, Lungomare degli artisti, Albisola Marina. © 2020 All Rights Reserved by MuDA, Conceived and designed by Core iMaging
Lucio Fontana, Le Nature, 1959, Albisola Marina. © 2020 All Rights Reserved by MuDA, Conceived and designed by Core iMaging

Il borgo è disseminato di luoghi di interesse: la Fornace Alba Docilia risalente al XVII secolo è tappa obbligata per conoscere la realtà delle fornaci storiche. Dopo quasi quattrocento anni di attività, nel 1982, la fabbrica di ceramica cessò definitivamente la sua attività per essere trasformata dal MuDa, decenni più tardi, nello straordinario Museo Storico dell’Arte e della Tecnologia Ceramica al cui interno è conservata una selezione di opere d’arte ceramica tradizionale e contemporanea provenienti dalla collezione civica, insieme ad una esposizione permanente di tradizionali presepi in ceramica albisolesi (macachi). E in città si trova anche il cuore del MuDA, il centro esposizioni, inaugurato nel 2014 come spazio multifunzionale che include la galleria pubblica d’arte, una biblioteca e una sala conferenze.
L’ultima tappa suggerita è forse quella più stupefacente: Casa Museo Jorn, incredibile lascito artistico dell’artista danese Asger Jorn. Nel 1957 l’artista acquista i due antichi edifici e il terreno che oggi costituiscono la casa-museo. Jorn ristruttura e modifica gli ambienti secondo i principi della libera e spontanea immaginazione ottenendo un risultato unico, fatto della fusione di forme e colori, di natura e ceramica, arte e assemblaggio. in armonia con la visione di Jorn, oggi il Museo non offre solo la possibilità di riscoprire la magia del luogo, ma continua ad arricchire la vita delle persone e della comunità offrendo laboratori didattici ed esperienze creative ricercate.

Casa Museo Jorn, Albissola. © 2020 All Rights Reserved by MuDA, Conceived and designed by Core iMaging
Casa Museo Jorn, Albissola. © 2020 All Rights Reserved by MuDA, Conceived and designed by Core iMaging

E se seguendo i percorsi o semplicemente camminando per le sue strette vie di ciottolato tra le storiche botteghe artigiane, studi d’artista, case e architetture futuriste, si guarda al mare di Albisola con una nostalgia simile a quella di una estate appena trascorsa, grazie al MuDA rimane la consapevolezza di trovarsi in un luogo incredibile che guarda ancora alle espressioni più elevate dell’arte e della cultura contemporanea internazionale, promuovendo la sua arte e la sua storia.

Caterina Rossi

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